Anche nel 2023 il capoluogo si conferma la città dei festival. Arte, cultura, scienza, enologia e molto altro sono i protagonisti delle grandi manifestazioni in programma da aprile a dicembre
La formula è ormai collaudata e il successo di pubblico un premio costante. Non diversamente da quanto accaduto in passato, Trento si propone ancora una volta come l’epicentro dei festival, con un programma di rassegne capace di abbracciare temi diversi aprendo la strada a infinite occasioni di confronto. Si parte dal grande schermo e si chiude con le tematiche sociali e familiari. In mezzo, ancora una volta, cultura, intrattenimento e riflessioni con economia, sport, cibo e bollicine. Una città che invita all’attenzione e alla curiosità intellettuale, dunque, così come all’integrazione e al coinvolgimento. Perché i festival, è bene ricordarlo, sono prima di tutto un’opportunità di inclusione, un invito alla presenza di esperti e neofiti, di giovani e anziani, di protagonisti e persone comuni. Una moltitudine di pensieri e punti di vista che trova nel capoluogo una costante possibilità di espressione attiva.
25-28 MAGGIO – FESTIVAL DELL’ECONOMIA
“Futuro del futuro” è un titolo tutt’altro che casuale per un’edizione dedicata alle sfide di un mondo nuovo: clima, transizione energetica, debito pubblico, inflazione e lo spettro della recessione. Il Festival dell’Economia propone un programma serrato di incontri con opinion leader e personalità di spicco. Confermato il suo carattere di evento diffuso, per coinvolgere la città e i suoi attori come imprese, istituzioni, giovani e famiglie. https://www.festivaleconomia.it/it
16-17-18 E 23-24-25-26 GIUGNO – FESTE VIGILIANE
Traguardo storico per la manifestazione dedicata al Santo patrono della città di Trento: le Feste Vigiliane compiono 40 anni. Attese con trepidazione da residenti e turisti, anche quest’anno riuniranno molti eventi folkloristici, che culmineranno il 26 giugno con le celebrazioni per San Vigilio. Tra gli eventi più seguiti, il Corteo Storico con i costumi tipici, il Tribunale di Penitenza, la Tonca, la Notte Magica e il Palio dell’Oca, gara tra rioni con le zattere sul Fiume Adige. http://festevigiliane.it/
DA GIUGNO A SETTEMBRE – TRENTO APERTA
Arte, cinema, storie, teatro, sport, musica, cibo, natura. C’è tutto questo, e non solo, nel vastissimo programma di Trento Aperta, un ricco palinsesto di eventi culturali che il Servizio Cultura, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Trento in collaborazione con oltre 100 partner propone sul territorio attivando una fitta rete di sinergie per animare l’estate di Trento. L’iniziativa, che include decine di appuntamenti, tra cui performance artistiche, musicali e teatrali, è programma per tutta l’estate. https://www.trentoaperta.it/
22-24 SETTEMBRE – TRENTODOC FESTIVAL
Tre giorni alla scoperta dei segreti delle bollicine di montagna. Dal 22 al 24 settembre il capoluogo e le cantine del Trentino ospitano la 2ª edizione del Trentodoc Festival, un’occasione di convivialità ma non solo. Ospiti, operatori, esperti, giornalisti e appassionati troveranno un calendario di appuntamenti che comprende degustazioni guidate, dj set, esperienze in città e nei vigneti, incontri con sommelier, chef, enologi e viticoltori. A rendere possibile la manifestazione anche l’impegno di bar e ristoranti che ospiteranno gli eventi proponendo degustazioni e menù abbinati. L’evento si sviluppa sia in città, coinvolgendo cortili, parchi e palazzi storici, sia sul territorio con iniziative fra cantine e vigneti.
12-15 OTTOBRE – FESTIVAL DELLO SPORT
Sarà “La grande bellezza” il tema della sesta edizione del Festival dello Sport, rassegna capace di riunire decine di migliaia di appassionati e un’infinita serie di campioni e campionesse del passato e del presente. In programma dal 12 al 15 ottobre, la kermesse punta a replicare se non a migliorare i numeri lusinghieri dell’anno passato, quando gli eventi attirarono un pubblico complessivo di 50mila persone. Molte, come sempre, le discipline rappresentate (ben 30 nell’edizione 2022) in un programma che valorizzerà, tra gli altri, sport come arti marziali e judo accanto a basket e arrampicata, prevedendo molti eventi all’aperto nei cortili e nelle piazze. https://www.ilfestivaldellosport.it/
19-22 OTTOBRE – AUTUMNUS
Eventi, incontri, degustazioni e laboratori caratterizzano la terza edizione della manifestazione organizzata dalla Pro Loco del Centro storico di Trento per valorizzare e promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio. Un autentico viaggio tra i sapori, reso possibile dal coinvolgimento di centinaia di aziende impegnate a guidare il pubblico alla scoperta delle radici e delle tradizioni che caratterizzano i prodotti locali.
4-7 DICEMBRE – FESTIVAL DELLA FAMIGLIA
Il divario tra la “famiglia reale” e quella “desiderata” è il tema della 12ª edizione della kermesse organizzata dall’Agenzia provinciale per la coesione sociale. Un’opportunità per confrontarsi su quali sono le politiche più in grado di promuovere l’autonomia dei giovani e il sostegno all’occupazione femminile. L’auspicio è di confermare il successo della precedente edizione, patrocinata dal Parlamento europeo e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e dei suoi numeri: 24 eventi, 170 relatori e 32 partner locali.
https://www.trentinofamiglia.it/News-eventi/Eventi-annuali-dell-Agenzia/Festival-della-famiglia
A TU PER TU CON LE STELLE
Incastonata nella conca delle Viote del Monte Bondone, a mezz’ora dal centro di Trento ma lontana dalle luci della città, sorge la Terrazza delle Stelle: il luogo ideale per ammirare il cielo stellato (ma anche i fenomeni solari). La cupola dell’osservatorio astronomico ospita potenti telescopi. E d’estate la location diventa il palcoscenico per concerti e spettacoli
Su quella cupola argentata, circondata da prati verdi, si riflette il panorama diurno e notturno, metafora del rapporto tra cielo e terra. L’effetto specchio, generato dall’acciaio lucidato, stupisce ogni volta le migliaia di visitatori che salgono sulla conca delle Viote del Monte Bondone per ammirare il firmamento.
Qui, a oltre 1.500 metri di quota si trova la Terrazza delle Stelle: l’osservatorio astronomico inaugurato nell’agosto 2001 e potenziato nel 2011 con l’istallazione di una cupola del diametro di 4 metri e che ospita un’avanzata strumentazione scientifica, «un telescopio riflettore di 80 centimetri consente una visione dettagliata degli oggetti astronomici: luna, pianeti, stelle doppie, nebulose, galassie» spiega Christian Lavarian, responsabile della sezione Astronomia del MUSE, di cui la Terrazza delle Stelle è una delle sedi.
Il ridotto inquinamento luminoso (grazie alla distanza dai centri abitati) lo rende un luogo favorevole per le osservazioni che possono essere effettuate con il telescopio, ma anche a occhio nudo «per prendere familiarità con le costellazioni, il loro aspetto e movimento, i temi delle stagioni e delle regolarità dei moti astronomici», puntualizza Lavarian. L’astronomia infatti piace particolarmente perché, «a differenza di altre scienze, può essere approcciata in modo semplice, anche senza una preparazione specifica».
In effetti, il numero di presenze è in costante aumento. «Nel 2022 siamo tornati ai livelli pre-pandemia. Le visite – i gruppi sono composti da 25-30 persone e guidati da operatori specializzati – vengono gestite dal MUSE e organizzate non solo nelle ore serali ma anche in quelle diurne quando dall’osservatorio è possibile ammirare, con opportuni filtri, i fenomeni della superficie solare: macchie, granulazione e protuberanze. In estate, la Terrazza delle Stelle diventa poi, al crepuscolo, un palcoscenico ideale per concerti di musica classica, leggera e lirica, ma anche per animazioni di teatro scientifico, spettacoli, racconti per bambini e corsi di approfondimento a tema astronomico».
10 ORE DI FESTA PER I 10 ANNI DEL MUSE
Non possono bastare 10 ore per raccontare 10 anni, ma per festeggiarli sì. Sabato 22 luglio dalle 16 alle 2, il MUSE – Museo delle Scienze di Trento celebrerà la ricorrenza con un evento speciale tra concerti, spettacoli e performance che intrecciano i linguaggi della scienza a quelli dell’arte. Era il 2013 quando il museo disegnato da Renzo Piano venne inaugurato: da allora, è stato visitato da oltre 4 milioni di persone. Un progetto unico nel panorama nazionale che, come sottolinea il direttore Michele Lanzinger «ha cambiato il volto di Trento. Un museo che attraverso lo studio e il racconto della natura e delle meraviglie della scienza si è rivelato centro rilevante di ricerca, di costruzione, di socialità, cultura ed educazione, attrattore turistico e volano di sviluppo economico».
LE PIANTE DA TUTTO IL MONDO? A 1.500 MT SOPRA TRENTO
Il Giardino Botanico Alpino delle Viote è un tesoro di biodiversità: si estende su un’area di 10 ettari a 1.500 metri e include 1.500 specie vegetali di tutto il mondo, anche a rischio estinzione. Nato nel 1938 come laboratorio di coltivazione sperimentale in alta quota, ha assunto una notevole rilevanza scientifica e attrae visitatori di ogni età.
Un museo della montagna a cielo aperto, sintesi del perfetto equilibrio tra conservazione della natura e proposte floristiche che richiamano visitatori di ogni età (oltre 10mila solo nel 2022, tra giugno e settembre). Situato sulla conca delle Viote del Monte Bondone a quota 1.538 metri, il Giardino Botanico Alpino è il più vasto e antico dell’intero arco alpino: un tesoro di biodiversità esteso su un’area di 10 ettari tra laghi, torbiere e aiuole rocciose che include più di 1.500 piante rare provenienti da tutto il mondo, raccolte a partire dal 1938. Concepito come laboratorio di coltivazioni sperimentali in alta quota (la prima pianta fu il rabarbaro cinese), nei decenni successivi alla Seconda Guerra Mondiale il giardino ha vissuto una continua espansione. Grazie all’attività di botanici e studiosi ha via via assunto una considerevole rilevanza scientifica e una marcata connotazione espositiva.
Qui, ad esempio, si possono ammirare le specie dell’arco alpino (regina delle Alpi, raponzolo di roccia, stella alpina), dell’Himalaya (genziana del Tibet), delle montagne rocciose (gaillardia) e quelle, circa 70, inserite nella Lista Rossa della flora del Trentino, dunque a maggior rischio (Saxifraga tombeanensis, Campanula rainerii, Telekia speciosissima).
Ciò che più e meglio definisce il Giardino Botanico delle Viote (una delle sedi territoriali del MUSE) «è il rapporto complementare tra la tutela delle specie in via di estinzione e la divulgazione scientifica unita all’educazione ambientale», spiega la responsabile Helen Wiesinger. Oltre alle visite guidate, infatti, nei mesi estivi vengono organizzate svariate attività ludiche e didattiche – rivolte anche alle scuole – che consentono al pubblico di vivere appieno l’esperienza al giardino: laboratori di tintura naturale, forest bathing, cicli benessere, osservazioni delle api nelle camere di volo, tanto per menzionarne alcune. Una proposta trasversale, in grado, aggiunge Wiesinger, «di soddisfare la curiosità dei bambini e quella estetica degli adulti, che ricercano fioriture caratteristiche come la genziana blu o la pulsatilla viola».
Oltre all’85° compleanno – che verrà festeggiato con un evento ad hoc in apertura della stagione estiva – il Giardino Botanico celebra il 50° numero del “Delectus seminum”, la pubblicazione con cui da oltre mezzo secolo registra gli scambi (gratuiti) di semi avvenuti con orti e giardini di tutto il mondo. «In questo modo», spiega Wiesinger, «contribuiamo al mantenimento della biodiversità genetica, contrastando il rischio di estinzione delle piante in un ambiente che cambia e arricchiamo la collezione ma non contrastiamo il rischio della scarsità di semi causata dai cambiamenti climatici».
PINÉ, UNO SCRIGNO DI NATURA E RELAX
Laghi, colline, vigneti ed enogastronomia di alta qualità. L’Altopiano di Piné è una perla fra le vette dolomitiche del Lagorai. Si sviluppa tra i 900 e i 1200 metri di altitudine, a circa 22 chilometri da Trento.
Tra le escursioni più apprezzate c’è il giro dei laghi di Serraia e delle Piazze, bacini entrambi balneabili e certificati bandiera blu per la qualità delle acque e dei servizi offerti. La passeggiata, di circa 9 chilometri, si estende fino al biotopo “Paludi di Sternigo”, suggestiva area protetta ricca di biodiversità vegetale e animale.
Situato in una vasta piana a 974 metri dal livello del mare, il Lago di Serraia rappresenta la principale attrattiva turistica di Baselga di Piné: ideale per giornate all’insegna di sport e relax, è meta prediletta di famiglie con bambini. La riva settentrionale e una parte dello stesso lago fanno parte del biotopo “Paludi di Sternigo”.
Un sentiero lo collega al lago delle Piazze (a Bedollo), collocato più a monte e apprezzato in particolare dagli appassionati di sport acquatici (canoa, pesca, attività subacquea, oltre al dragon boat). A poca distanza dai due principali laghi dell’Altopiano – entrambi balneabili – si trova il laghetto delle Buse, caratterizzato dalla presenza al centro di due isolette collegate da passerelle su palafitte e ricco di trote.
Sul Lago di Serraia a metà luglio si disputa da oltre 25 anni la suggestiva gara di dragon boat: gli equipaggi si sfidano a bordo di originali imbarcazioni con la testa e la coda a forma di dragone al ritmo scandito da un tamburino. È l’evento clou del Dragon Festival, due giorni di sport, musica e divertimento sull’Altopiano di Piné.
LA FESTA DEI DRAGON BOAT
Sul Lago di Serraia a metà luglio si disputa da oltre 25 anni la suggestiva gara di dragon boat: gli equipaggi si sfidano a bordo di originali imbarcazioni con la testa e la coda a forma di dragone al ritmo scandito da un tamburino. È l’evento clou del Dragon Festival, due giorni di sport, musica e divertimento sull’Altopiano di Piné.
I draghi esistono e sono di casa nel lago trentino di Serraia. Qui, ogni estate, si sfidano originali imbarcazioni lunghe quasi 13 metri con la testa e la coda a forma, appunto, di dragone, sospinte a colpi di pagaia da venti tra vogatori e vogatrici, senza distinzioni di genere. A prua, c’è un tamburino che scandisce il ritmo. A poppa, un timoniere che tiene la direzione.
La gara di dragon boat – disciplina sportiva di antica tradizione orientale oggi diffusa in tutto il mondo – è l’appuntamento clou del Dragon Festival, rassegna organizzata dall’associazione Dragon Piné con il patrocinio del Comune di Baselga di Piné che si tiene sulla spiaggia Alberon del principale lago dell’Altopiano di Piné. La ventiseiesima edizione è in programma sabato 15 e domenica 16 luglio prossimi: attorno alla Dragon Sprint è costruito un fitto calendario di iniziative pensate per coinvolgere bambini, giovani e famiglie (dj-set, musica dal vivo e merende a tema).
Le origini del dragon boat rimandano a una leggenda secondo la quale, oltre 2000 anni fa, il poeta e statista cinese Qu Yuan si gettò nel fiume Mi-Lo per protestare contro le vessazioni cui veniva sottoposto il suo popolo dal governo. I pescatori, saputa la notizia, si misero alla ricerca del suo corpo sbattendo le acque con i remi per allontanare i pesci. Nata come ricorrenza di tale evento celebrata in tutto l’Oriente, questa disciplina si è progressivamente evoluta, assumendo una dimensione sempre più sportiva e facendosi largo a metà degli anni ’90 pure in Trentino, dove ogni estate si svolge un campionato provinciale sviluppato su una serie di prove.
Una di queste è proprio la Dragon Sprint, «l’unica in cui la classifica per decretare le squadre finaliste viene stilata non considerando solo il migliore ma anche sommando i tempi delle due manche di qualificazione: ciò rende la competizione ancora più avvincente», spiega Greta Dallapiccola, membro del consiglio direttivo del Dragon Piné.
Ogni anno, alla gara – che si disputa il sabato pomeriggio su una distanza di 300 metri – prendono parte circa 12-15 equipaggi che, da regolamento, devono essere composti da almeno 4 donne. L’età di vogatori e vogatrici va da un minimo di 16 anni a un massimo di 45-50.
Il dragon boat non viene però praticato solo durante il Festival ma dalla tarda primavera fino all’inizio dell’autunno. Lo scenario è sia il Lago di Serraia sia quello gemello delle Piazze, dove tra l’altro a giugno si tengono anche le “Facoltiadi estive”, manifestazione riservata alle comunità dell’Università di Trento (studenti, alunni, docenti e personale tecnico-amministrativo).