Il Trenino Rosso del Bernina, il Bernina Express. Due offerte turistiche tra le più apprezzate e richieste dalla clientele italiana. E nel momento del “ritorno alla quasi normalità”, la domanda dal Belpaese è sicuramente in costante crescita.
Ne parliamo con Enrico Bernasconi (EB), Rappresentante della Ferrovia retica per il mercato Italia, e con Dario Medde (DM), titolare di Adrastea Viaggi che, unitamente a “Il Girasole Viaggi” di Milano è Tour Operator ufficiale per quanto concerne tutte le ferrovie svizzere.
Come avete affrontato il lungo, difficilissimo e delicato periodo condizionato dalla pandemia?
EB. All’inizio è stata durissima, situazione quasi surreale e morale sotto i tacchi. Si è praticamente sgratolato, in pochissimo tempo, il lavoro di tanti anni costruito con passione e determinazione. Ma abbiamo immediatamente reagito, siamo stati vicinissimi alla nostra clientela, abbiamo cercato di essere comunque sempre ottimisti e di posticipare, anziché annullare, gran parte delle prenotazioni già confermate. Inoltre non abbiamo mai smesso di comunicare, di promuovere, di investire in azioni pubblicitarie anche quando non si poteva circolare a causa delle norma imposte al confine. E questa nostra costanza, a dadi tratti, è stata premata e pagante.
DM: La pandemia è stata un fulmine a ciel sereno. Avevamo infatti incominciato il 2020 nel migliore dei modi con numeri ancora migliori dell’anno precedente.
Poi il buio più completo, una sensazione mai provata prima che aveva del surreale.
All’inizio lo sconforto ha colpito tutti noi, il lavoro di tanti mesi andato in fumo.
Dopo lo scoramento iniziale abbiamo deciso di investire sul nostro futuro cercando di automatizzare il più possibile il processo di vendita. Abbiamo messo mano al nostro gestionale e al sito internet. I risultati hanno cominciato a farsi vedere non appena il lavoro è ripreso. Un plauso particolare va a Cristina Giudici, anche lei titolare di Adrastea Viaggi, che ha curato e coordinato nel migliore dei modi questo grande progetto.
Ora che (facendo tutti gli scongiuri del caso) il peggio sembra sia passato e si potrà riprendere a viaggiare in sicurezza e normalità, quali sono i riscontri concreti da parte della clientela italiana nei confronti del mitico Trenino?
EB: Negli ultimi due anni abbiamo dovuto spesso, come citato in precedenza, spostare e posticipare molte volte le date previste inizialmente per il viaggio (e questo vale sia per i gruppi che per la clientele indivudiale). Questo fattore ha creato una lunga e numerosa “lista di attesa”, che non appena la situazione lo ha nuovamente permesso si è puntualmente ripresentata con la richiesta di riconferma del programma. Se a questa sommiamo la “normale” richiesta annuale, direi che ci troviamo a dover gestire addiruttura momenti di overbooking.
DM: Da luglio 2021 si capiva che le persone avevano nuovamente il desiderio di viaggiare e questo lo abbiamo riscontrato anche nei risultati ottenuti nella seconda metà dell’anno.
Poi a dicembre l’obbligo di tampone, introdotto sia dalla Svizzera che dall’Italia, ha causato nuovamente una serie di pesanti cancellazioni nel mese di dicembre, mese che per noi rappresenta con agosto il miglior periodo dell’anno. Ancora una volta bisognava buttare all’aria il lavoro fatto. Fare gli straordinari per fare le cancellazioni delle prenotazioni messe in piedi in modo certosino fa veramente male.
Ad inizio febbraio, caduto l’obbligo di tampone, le prenotazioni e le richieste di preventivi sono tornate ad arrivare con numeri sempre più interessanti (sia per gruppi che per individuali). Tutto questo, fatto salvo la questione Russia che crea non poche incertezze, ci lascia ben sperare.
Come pensate di affrontare questa notevole domanda che, di fatto, supera spesso la reale disponiblità di posti?
EB: monitoriamo ogni singola richiesta e di giorno in giorno la disponibilità effettiva sui vari treni. Non sempre possiamo soddisfare le esigenze del cliente. In questo caso chiediamo flessibilità e disponibilità a modificare data, orario e eventualmente programma di viaggio, in modo da poter trovare per tutti una soluzione soddisfacente. Abbiamo anche effettuato, ogni finesettimana nella stagione invernale, un treno speciale esclusivo per i gruppi in modo da poter gradualmente “smaltire” la citata lista di attesa. Il contatto regolare e la collaborazione con le Agenzie rimane di fondamentale importanza in questo senso.
DM: Cerchiamo la massima flessibilità da parte delle agenzie di viaggi anche se ci rendiamo conto che non sempre è possibile.
A volte proponiamo una data alternativa altre, invece, di modificare il programma invertendo l’itinerario in treno. L’ideale sarebbe utilizzare un giorno infrasettimanale ma spesso questa strada non è percorribile visto che i gruppi prediligono il weekend.
Facciamo però sempre il possibile per trovare una soluzione.
Cosa vi aspettate, in termini numerici, dall’anno in corso?
EB: incrociando le dita, con la speranza che tutto possa finalmente “filare liscio”, il 2022 sarà un grande anno, l’anno della definitive ripresa. E, dati alla mano e senza voler peccare di troppo ottimisto, sarà l’anno di lancio per il prossimo 2023, durante il quale contiamo ri riuscire a raggiungere nuovamente i numeri realizzati durante l’anno record 2019.
DM: Se non ci saranno ulteriori limitazioni ritengo che il 2022 sarà un buon anno.
Penso che in alcuni mesi potremmo anche raggiungere i livelli pre Covid.
Noto molto fermento dovuto anche al fatto che in altri paesi vi è ancora tanta incertezza.
Perché il prodotto Bernina piace così tanto?
EB: Per il fantastico connubio con il paesaggio alpino e naturalistico, motivo principale della ratifica a Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Per il fascino della stazione finale di St.Moritz, adorata dagli italiani. Per la vicinanza geografica alla stazione di partenza di Tirano, ancora in Valtellina. Per il costo accessibile a tutti. Potrei aggiungere molti altri motivi, ma cito infine la nuova tentenza (nata durante il periodo intenso della pandemia) a riscoprire destinazioni alpine o di montagna, all’aria aperta e sana. E noi lo siamo.
DM: Anzitutto perchè è un bel prodotto e questo viene testimoniato dal fatto che è un Patrimonio mondiale Unesco.
E’ un viaggio differente da molti altri. In questo caso il treno è parte integrante del viaggio e non solo un mezzo di trasporto.
Si va in alta montagna dove si possono osservare paesaggi unici nel suo genere.
Perchè le persone, soprattutto in questo periodo, hanno tanta voglia di natura.
Piace anche perchè lo si raggiunge facilmente dal nord Italia ma soprattutto perchè mette d’accordo un po’ tutti, bambini, adulti e persone di esperienza.